Biden firma la legge anti-TikTok: ByteDance costretta a cedere o chiudere

Il divieto di TikTok negli Stati Uniti: ByteDance costretta a cedere l’app entro un anno

Il presidente Joe Biden ha recentemente firmato un pacchetto di normative che include il disegno di legge approvato dal Senato degli Stati Uniti, il quale imporrebbe il divieto di TikTok negli Stati Uniti nel caso in cui la società madre cinese ByteDance non cedesse l’app a società statunitensi entro un anno.
Questa legislazione, conosciuta come il disegno di legge sul disinvestimento o sul divieto, ora è legge, obbligando ByteDance a prendere una decisione definitiva entro un determinato periodo di tempo.

Le manovre politiche dietro il divieto di TikTok

Nonostante inizialmente sembrasse che la legislazione sarebbe rimasta confinata al Senato dopo essere stata approvata come disegno di legge autonomo alla Camera, manovre politiche hanno portato il disegno di legge sulla scrivania di Biden.
La versione finale del disegno di legge TikTok, che ha allungato la tempistica per il disinvestimento, è stata combinata con aiuti esteri agli alleati degli Stati Uniti, costringendo il Senato a considerare le misure insieme.
Questa strategia sembra aver convinto anche alcuni legislatori precedentemente indecisi.

Il portavoce di TikTok, Alex Haurek, ha dichiarato che l’azienda prevede di contestare la legge in tribunale, evento che potrebbe estendere ulteriormente i tempi qualora i tribunali ritardassero l’attuazione in attesa di una risoluzione.
Resta inoltre da vedere come la Cina risponderà a questa situazione, se permetterà a ByteDance di vendere TikTok o se l’azienda dovrà intervenire modificando il suo algoritmo per consentire agli utenti statunitensi di continuare a utilizzare l’app.

Le preoccupazioni sugli utenti statunitensi di TikTok e la reazione della società

I legislatori e i funzionari dell’intelligence degli Stati Uniti temono che la proprietà di TikTok da parte di un’azienda con sede in Cina possa mettere a rischio i dati degli utenti statunitensi, principalmente a causa di una legge cinese sulla sicurezza nazionale che potrebbe obbligare le aziende con sede in Cina a fornire informazioni interne.
Nonostante TikTok abbia sede a Singapore e affermi di non archiviare dati statunitensi in Cina, permane la preoccupazione che il governo cinese possa influenzare i contenuti visualizzati dagli utenti statunitensi.

La campagna di TikTok per coinvolgere gli utenti e opporsi al disegno di legge potrebbe non essere sufficiente a dissipare tali timori.
In questo contesto, una possibile modifica all’algoritmo di TikTok potrebbe rappresentare una soluzione per consentire a ByteDance di continuare le sue operazioni negli Stati Uniti senza intoppi.

Infine, sia il portavoce di TikTok, Alex Haurek, che il CEO Shou Chew hanno pubblicamente contestato il divieto annunciato, sottolineando l’importanza della piattaforma come spazio di condivisione e ispirazione per gli utenti americani di tutte le fasce sociali.