Big Tech: Thierry Breton lascia la Commissione Ue e colpisce duramente!
Dimissioni di Thierry Breton: un cambio di rotta nell’era delle Big Tech
Una novità considerevole si profila per le Big Tech nell’Unione Europea.
Thierry Breton, Commissario al Mercato Interno e Servizi, ha rassegnato le dimissioni con effetto immediato.
Questo annuncio arriva in un momento cruciale, poiché Breton è stato un sostenitore chiave di normative come il Digital Services Act (DSA) e il Digital Markets Act (DMA).
La sua uscita potrebbe influenzare gli sviluppi futuri nel panorama normativo europeo per il digitale e l’intelligenza artificiale.
Durante il suo mandato, Breton ha avuto un ruolo cruciale nel tentativo di arginare il potere delle Big Tech, collaborando strettamente con la responsabile Antitrust, Margrethe Vestager.
La sua determinazione nel trattare con figure di rilievo, come Elon Musk riguardo al social X, ha dato l’idea di un approccio forte e diretto.
Tuttavia, il clima politico attuale, segnato da trattative complesse per la formazione della nuova Commissione Europea, ha portato a una sorprendente decisione.
La controversa uscita di scena e le sue implicazioni
Breton, inizialmente previsto come uno dei nomi certi nella nuova Commissione, ha denunciato una gestione controversa da parte della presidente Ursula von der Leyen.
In una lettera, ha rivelato che gli è stato chiesto di ritirare il proprio nome per motivi che non gli sono stati affatto chiariti.
Questo scambio politico ha sollevato dubbi sulla trasparenza delle trattative e sull’impatto di tali dinamiche sulle relazioni con i giganti del settore tech.
Nonostante il colpo inferto alla sua carriera, secondo fonti a Bruxelles, le sue dimissioni non comporteranno un cambio di strategia nei confronti delle Big Tech.
Anzi, le nuove normative, come il DSA e il DMA, continueranno a rappresentare una sfida per le aziende del settore, che dovranno confrontarsi con un panorama normativo sempre più rigoroso.