L’UE punta a monitorare le chat sugli smartphone per fermare gli abusi: è questa la nuova frontiera della privacy?
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Il Ritorno della Proposta UE sul Monitoraggio delle Comunicazioni
La proposta dell’Unione Europea di analizzare le comunicazioni private per combattere la diffusione di materiale pedopornografico, noto come CSAM, sta tornando in primo piano.
Questo piano prevede il monitoraggio di tutta la messaggistica cifrata su piattaforme come WhatsApp, Telegram e Signal.
Spesso criticato con il termine “Chat Control”, il progetto è dibattuto dal maggio 2022, quando è stata presentata la prima bozza di legge.
Recentemente, l’interesse intorno a questa controvertita iniziativa è tornato a crescere, specialmente dopo la decisione dell’Olanda di astenersi dal voto lo scorso ottobre.
Questa azione haCostretto l’Ungheria a rimuovere la questione dall’agenda dei temi da discutere.
Ora, la proposta è in fase di rivalutazione e si prevede un voto cruciale da parte del Consiglio dell’UE nelle prossime ore.
Modifiche al Disegno di Legge e Rischi per la Privacy
I legislatori hanno effettuato diverse modifiche alla bozza originale, cercando un equilibrio tra la protezione della privacy e la sicurezza pubblica.
Inizialmente, si intendeva istruire i fornitori di servizi di messaggistica, anche per le chat crittografate, a scandagliare tutti i contenuti.
Le recenti proposte anticipano l’uso di una “scansione lato client,” metodo criticato da esperti e provider di VPN per i possibili abusi della crittografia.
Entro giugno 2024 si prevede una nuova versione della normativa, focalizzandosi sulla scansione di foto, video e URL, previa autorizzazione degli utenti.
Tuttavia, la necessità di acconsentire prima alla scansione del materiale condiviso ha suscitato forti polemiche, definita da Meredith Whittaker della Signal Foundation come “un gioco retorico”.
Inoltre, è emersa una nuova bozza che consente ai fornitori di comunicazioni di decidere sull’uso dell’intelligenza artificiale per identificare contenuti sospetti; tuttavia, dovranno obbligatoriamente scansionare tutte le chat.
Questa dinamica sta creando una spaccatura tra i vari Stati membri: mentre alcuni come la Francia si stanno schierando a favore, altri, come Austria e Belgio, si oppongono strenuamente.
Con il voto imminente, le correnti posizioni potrebbero subire ulteriori cambiamenti, sollevando un’importante discussione sulle libertà civili in Europa.
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