Pietro Labriola (TIM): “La vendita della rete a KKR apre la porta ad acquisizioni future”
Telecom Italia pronta per nuovi accordi dopo la vendita storica della rete
Dopo aver completato la storica vendita della rete da 22 miliardi di euro a un consorzio capitanato da KKR, TIM si prepara ora ad essere pronta per nuovi accordi di acquisizione o fusione.
L’obiettivo di questa mossa è liberare l’operatore da miliardi di euro di debiti, come spiegato da Pietro Labriola, amministratore delegato dell’azienda.
Il ruolo attivo nel consolidamento del mercato italiano
Il taglio del debito permetterà a TIM di giocare un ruolo attivo nel processo di consolidamento del mercato italiano nei prossimi anni, secondo le dichiarazioni di Labriola.
Dopo la vendita, il debito di Telecom Italia dovrebbe scendere a circa 7,5 miliardi di euro entro il 2024, offrendo all’azienda spazio di manovra in un mercato competitivo in cui si prevedono ulteriori operazioni di acquisizioni o fusioni.
A seguito della recente acquisizione di Vodafone Italia da parte di Swisscom per 8 miliardi di euro e della successiva unione con Fastweb, Telecom Italia rimane aperta a nuove opzioni di fusione e acquisizione.
Il settore delle telecomunicazioni in Italia rimane altamente competitivo, con una forte concorrenza che include operatori digitali globali e operatori mobili con infrastrutture proprie.
La svolta verso l’indipendenza dalla rete fissa
La cessione dell’infrastruttura di rete a KKR segna una svolta per TIM, rendendo l’azienda indipendente dalla rete fissa.
Labriola sottolinea che questa operazione rispecchia la visione futura dell’azienda, in un settore delle telecomunicazioni in continua evoluzione e competizione.
Labriola evidenzia che la normativa italiana sui limiti elettromagnetici è tra le più rigorose d’Europa, e che il costo dello spettro 5G nel settore ha raggiunto i 6,5 miliardi di euro, facendo dell’Italia uno dei mercati più costosi in Europa.
Dopo aver ottenuto l’approvazione anticipata dell’Unione Europea per l’accordo di rete, TIM si concentrerà sui servizi aziendali redditizi come il cloud computing e i data center, oltre alla sua divisione di business in Brasile, una volta completata l’operazione di vendita della rete.
