Poste Italiane diventa il primo azionista di Tim con il 24,81%: Vivendi scende al 2,51%!
Tim e Poste Italiane: Un Nuovo Capitolo di Leadership
Poste Italiane ha raggiunto una significativa svolta nel suo coinvolgimento nel settore delle telecomunicazioni, diventando il primo azionista di Tim con una quota del 24,81%.
Questo sviluppo rappresenta una pietra miliare, poiché se avesse superato il 25%, sarebbe scattato l’obbligo di offerta pubblica di acquisto (Opa).
È evidente che il movimento strategico di Poste Italiane, guidata da Matteo Del Fante, segna un cambiamento notevole nel panorama azionario della compagnia, storicamente dominata da altri gruppi.
L’accordo è stato concluso con l’acquisto del 15% delle azioni da Vivendi, la media company francese, che ora mantiene solo il 2,51% delle azioni ordinarie e diritti di voto.
Questa mossa è arrivata dopo una settimana di intensi rumors e speculazioni che indicavano la possibile ristrutturazione della compagine azionaria di Tim, guidata da Pietro Labriola.
Un Accordo dal Valore Notevole
Tim ha visto l’accordo di Poste Italiane concretizzarsi con un valore totale di 684 milioni di euro.
La vendita delle azioni da Vivendi è stata programmata, dopo una riduzione della loro partecipazione al 18,3%, realizzata solo una settimana prima per un importo di 220 milioni di euro.
Questo accordo, formalmente subordinato alla notifica dell’Antitrust, segna un ulteriore passo nella strategia del governo italiano di valorizzare le risorse strategiche nel settore delle telecomunicazioni.
Il valore di acquisto dell’azione è stato fissato a 0,2975 euro, seguendo il primo intervento di Poste avvenuto il 15 febbraio, quando era stato acquisito il 9,8% del capitale della compagnia.
La storia del disimpegno da parte dei francesi, che avevano ostacolato l’offerta di Kkr sull’operazione NetCo, si conclude qui con una sorta di lieto fine.