Il CEO di Telegram, Pavel Durov, è stato arrestato recentemente all’aeroporto di Le Bourget, situato nei pressi di Parigi.
Tuttavia, dopo quattro giorni di detenzione, le autorità giudiziarie francesi hanno deciso di rilasciarlo su cauzione, a fronte di un pagamento di ben 5 milioni di euro.
Nonostante il rilascio, Durov dovrà rimanere in Francia e rispettare alcune restrizioni significative.
Il procuratore di Parigi, Laure Beccau, ha imposto a Durov di seguire un rigoroso controllo giudiziario, con l’obbligo di firmare due volte a settimana presso una stazione di polizia locale.
Le accuse a carico di Durov sono emerse nel contesto di un’inchiesta giudiziaria avviata il 24 agosto, che ha portato a considerarlo responsabile di dodici presunte violazioni penali.
Le autorità ritengono che Durov abbia, in sostanza, facilitato attività criminali tramite la sua app di messaggistica, che ha attirato molteplici controversie nel corso degli anni.
A rendere la situazione ancora più complessa, il fondatore di Telegram è attualmente coinvolto anche in indagini riguardanti presunti gravi crimini contro uno dei suoi figli.
Nonostante le gravi accuse, Pavel Durov, 39 anni, ha un patrimonio stimato oltre i 15 miliardi di dollari e la sua applicazione vanta un vasto bacino di utenti, che ha raggiunto quasi 900 milioni, attirando l’attenzione di numerose autorità governative.
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