Telegram sotto i riflettori: perché i Governi temono la sua crescente popolarità
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Telegram: Piattaforma Controverso tra Estremismo e Censura
Telegram si è affermata come un terreno fertile per l’attività estremista online, attirando l’attenzione dei governi globali secondo quanto riportato da Bloomberg.
L’app, lanciata nel 2013 da Pavel Durov, ha scalato le classifiche di popolarità grazie alla sua politica di assenza di censure e filtri.
Questo attrattiva ha attratto utenti in cerca di privacy, ma ha anche destato preoccupazioni per la facilità con cui è possibile diffondere contenuti illegali e disinformazione.
Le Origini e la Privacy di Telegram
Durov e suo fratello Nikolai hanno creato Telegram dopo aver venduto la loro quota in VKontakte.
La piattaforma offre funzionalità di chat cifrate, ma la criptazione end-to-end non è il default, limitandola solo a chat segrete.
Questo suscita interrogativi sulla reale sicurezza delle conversazioni rispetto a rivali come WhatsApp e Signal.
Telegram ha pigliato piede in ambiti controversi, diventando il mezzo per la diffusione di teorie cospirative e coordinamento di atti estremisti.
I governi non sono in grado di tracciare efficacemente gli utenti coinvolti, rendendo difficile combattere la disinformazione e le attività illecite.
L’arresto di Durov da parte delle autorità francesi segna un momento cruciale nella storia dell’app, sottolineando il crescente scrutinio.
Utilizzo di Telegram negli Eventi di Disordini
Telegram ha svolto un ruolo significativo nelle recenti rivolte nel Regno Unito, facilitatando la diffusione di messaggi anti-immigrati e incitamenti alla violenza.
Diverse ricerche hanno fornito prove di come canali telegram, attivi nelle manifestazioni, coordinassero azioni e fomentassero odio.
Il Governo britannico ha promesso misure per reprimere questi fenomeni, mentre Telegram si è impegnata a monitorare e rimuovere contenuti inappropriati.
Con la recente introduzione di Telegram Premium, l’azienda ha mostrato l’intenzione di monetizzare, mentre il finanziamento continua ad arrivare principalmente dai fondatori.
Ciò evidenzia l’ambivalenza di una piattaforma nata per promuovere libertà e privacy, ma sempre più al centro di frizioni legali e sociali.
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