TikTok: Nuova possibilità di proroga per la vendita negli USA, scadenza il 19 giugno
Nuove prospettive per TikTok negli Stati Uniti
Il presidente Donald Trump ha recentemente rilasciato un’intervista a NBC News, parlando della famosa app TikTok, descrivendola come “molto interessante”.
Questa dichiarazione arriva in un momento cruciale, mentre si avvicina la scadenza del 19 giugno, fissata per cercare un accordo che prevede la cessione delle operazioni statunitensi di TikTok dalla casa madre cinese, ByteDance.
L’applicazione conta ben 170 milioni di utenti americani, rendendola un elemento di interesse strategico e commerciale.
Questa non è la prima volta che TikTok si trova al centro delle agende politiche americane.
Già in passato, esattamente il 19 gennaio, l’app era stata sospesa in seguito a preoccupazioni riguardanti la sicurezza nazionale, legate alla presunta trasmissione di dati degli utenti cinesi al governo di Pechino.
Tuttavia, il giorno successivo, Trump aveva deciso di riattivarla, creando un precedente significativo.
Le tensioni tra due potenze come Stati Uniti e Cina si riflettono anche nell’ambito commerciale, dove oggetto di discussione sono stati anche i dazi imposti a Pechino.
Trattative tese sul futuro di TikTok
Inizialmente, si era parlato di una scadenza del 5 aprile per raggiungere un accordo che avrebbe portato alla creazione di una nuova società con sede negli Stati Uniti, posseduta principalmente da investitori americani.
Tuttavia, le dinamiche sono cambiate il 2 aprile quando la Casa Bianca ha annunciato l’aumento dei dazi doganali al 145% sulla Cina, bloccando di fatto il processo di negoziazione.
Ora, all’orizzonte, si profila nuovamente il 19 giugno, nonostante i tempi si facciano sempre più stringenti.
Le discussioni riguardano un equilibrato compromesso commerciale, con l’intento di ridurre l’impatto delle sanzioni e incoraggiare relazioni di affari più fluide tra le due nazioni.
Le incognite restano alte e il tira e molla sembra destinato a continuare, poiché la questione di TikTok è solo un aspetto di un panorama economico più ampio.