TikTok smentisce legami con la Cina: “Dati utenti Usa su server Oracle”
Estate bollente per TikTok: la battaglia legale con il Dipartimento di Giustizia degli USA
La situazione si fa sempre più tesa per TikTok mentre si avvicina l’udienza cruciale presso la Corte d’Appello Usa di Columbia, fissata per il 16 settembre.
Il social network cinese è in lotta contro una nuova legge che impone a ByteDance, la sua società madre, di cedere le attività statunitensi entro il 19 gennaio 2025, rischiando altrimenti il bando totale.
In risposta a questa mossa, TikTok ha presentato le sue difese contro le accuse del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.
La controversia sui dati degli utenti e la gestione di Oracle
In risposta alle preoccupazioni sollevate dal Dipartimento di Giustizia riguardo ai legami con la Cina, TikTok ha smentito categoricamente qualsiasi rischio per la sicurezza nazionale degli USA.
Il social network ha enfatizzato che i dati degli utenti americani vengono archiviati su server cloud gestiti da Oracle negli Stati Uniti, garantendo che nessuna informazione sensibile venga trasferita al governo cinese o manipolata in alcun modo.
TikTok ha riaffermato che le decisioni di moderazione dei contenuti che coinvolgono gli utenti statunitensi sono prese localmente negli Stati Uniti, sottolineando il controllo e la sicurezza dei dati.
Nonostante le pressioni politiche, la Casa Bianca ha confermato il supporto alla piattaforma, che conta ben 170 milioni di utenti negli USA, con il presidente Joe Biden che ha escluso il blocco della stessa.
La controversa questione della proprietà cinese e le implicazioni politiche
Il nodo cruciale della questione risiede nell’insicurezza legata alla proprietà cinese di TikTok.
Mentre il social network è ampiamente utilizzato anche a fini politici, come dimostra l’iscrizione della vicepresidente Kamala Harris, ci sono ancora dubbi sulla sua gestione futura.
La legge in questione punta a escludere TikTok dagli store digitali e dai servizi di hosting a meno che non venga ceduto da ByteDance, aprendo a scenari incerti e a una potenziale ridefinizione del panorama dei social media.