Una delle più grandi rivoluzioni di WhatsApp sta per avvenire: a partire dall’11 aprile, la piattaforma dovrà supportare chat provenienti da Telegram e altre app simili, in conformità con le leggi europee.
Questa mossa è in risposta al Digital Services Act e al Digital Markets Act recentemente introdotti.
Ma come influenzerà tutto ciò la sicurezza delle conversazioni crittografate end-to-end su WhatsApp?
In teoria, WhatsApp potrà comunicare con app di terze parti come Telegram e Signal.
Tuttavia, affinché ciò avvenga, queste app dovranno rispettare gli standard di sicurezza richiesti.
Alcune potrebbero dover migliorare i propri protocolli per garantire la compatibilità con WhatsApp.
Per attivare questa funzionalità, sia WhatsApp che le app di terze parti devono soddisfare determinati requisiti di sicurezza, dando a Meta il potere di selezionare le app affidabili.
L’effettiva interoperabilità potrebbe richiedere alcuni mesi per essere pienamente implementata, ma entro tre mesi dalla richiesta di conformità secondo le leggi europee.
Il nuovo aggiornamento include anche un cambiamento nell’età minima per l’utilizzo di WhatsApp: scende da 16 a 13 anni in tutti i Paesi dell’Unione Europea e negli Stati Uniti.
Gli utenti dovranno accettare le nuove condizioni di utilizzo e aspettare che la funzione “Chat di terze parti” compaia nelle impostazioni dell’account, con la possibilità di disattivarla in qualsiasi momento.
Infine, WhatsApp garantirà la gestione dei dati in conformità con l’accordo Eu-US Data Privacy Framework, che regola il trasferimento di informazioni personali tra l’UE e gli Stati Uniti, attivo dal luglio 2023.
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