“Apple: l’IA al servizio della progettazione dei chip proprietari!”
Apple e l’Intelligenza Artificiale Generativa nella Progettazione dei Chip
Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, Apple sta preparando una strategia ambiziosa che prevede l’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa per velocizzare la progettazione di chip personalizzati, che rappresentano il cuore tecnologico dei suoi dispositivi.
Questo è emerso dalle parole di Johny Srouji, vicepresidente senior delle tecnologie hardware, durante un discorso tenuto in Belgio a maggio, dove è stato premiato da Imec, un’organizzazione indipendente specializzata in ricerca e sviluppo nel settore dei semiconduttori e in stretta cooperazione con i maggiori produttori di chip.
L’Evoluzione dei Chip Personalizzati in Apple
Johny Srouji ha tracciato un’affascinante linea temporale che parte dal primo chip A4, utilizzato nell’iPhone nel 2010, fino ad arrivare ai chip più avanzati attualmente impiegati nei computer desktop Mac e nel visore Vision Pro.
Questa evoluzione testimonia la continua ricerca di innovazione da parte di Apple nel campo dell’engineering, evidenziando non solo le capacità tecniche, ma anche una visione strategica rivolta al futuro.
Inoltre, Srouji ha sottolineato come Apple abbia compreso l’importanza di incorporare tecnologie di progettazione all’avanguardia per i propri chip.
Tra queste, il software più recente sviluppato da aziende leader nel settore della progettazione elettronica (EDA), le quali hanno iniziato a integrare soluzioni di intelligenza artificiale nelle loro offerte per affrontare la crescente complessità della progettazione chip.
La naturale evoluzione di questo processo ha visto coinvolti i maggiori attori del settore, come Cadence Design Systems e Synopsys, che si stanno affrettando ad adattare le loro tecnologie per includere l’IA al fine di ottimizzare i progetti.
Srouji ha infine ricordato che Apple non si è mai tirata indietro di fronte a una nuova sfida.
Ad esempio, nel 2020, ha intrapreso con decisione il passaggio dai chip Intel a quelli proprietari, dimostrando una determinazione senza piani B, un approccio che ha reso l’azienda ancora più resiliente e innovativa nel suo campo.