Il Regno Unito chiede ad Apple: sarà possibile avere una backdoor per accedere ai dati degli utenti?
Il Regno Unito ordina a Apple di creare una backdoor: una battaglia per la privacy imminente
La notizia ha scosso il panorama tecnologico: il governo britannico ha richiesto ad Apple di sviluppare una backdoor per l’accesso ai dati degli utenti a livello mondiale.
Questo evento potrebbe segnare l’inizio di una delle più sostanziali battaglie per la privacy che l’azienda ha affrontato finora.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, in un’ordinanza rimasta riservata a gennaio, le autorità del Regno Unito hanno chiesto ad Apple di aggirare la crittografia utilizzata per proteggere i dati degli utenti custoditi nei suoi servizi cloud, una richiesta che molti considerano irragionevole e contraria agli interessi degli utenti.
Il mandato, giustificato sotto l’Investigatory Powers Act, consente ai funzionari di obbligare le aziende a rimuovere la crittografia attraverso ciò che è conosciuto come “nota di capacità tecnica”.
Inoltre, questa legge vieta alle aziende di rivelare l’esistenza di tali ordini, rendendo la situazione ancora più opaca.
A marzo 2024, Apple ha ribadito che la protezione della privacy e della sicurezza degli utenti è una priorità, esprimendo preoccupazione per tali richieste governative.
Un rischio per la sicurezza globale
Apple ha chiaramente denunciato l’ingerenza del governo, affermando che se la richiesta dovesse essere realizzata, il Regno Unito potrebbe tentare di bloccare segretamente nuove protezioni per gli utenti a livello globale.
Questo sviluppo è riconducibile al lancio, nel 2022, di iCloud Advanced Data Protection, una funzione che crittografa i dati degli utenti.
Una soluzione proposta è stata la disattivazione di tale meccanismo per gli utenti britannici, un’azione che evidenzia le conseguenze potenzialmente negative di questa ingerenza governativa.
Le aziende tech come Apple, Google e Microsoft temono che le pressioni del governo britannico possano creare un precedente pericoloso.
Caroline Wilson Palow di Privacy International ha avvertito che il Regno Unito sta cercando di forzare una modifica significativa della crittografia end-to-end, una mossa che potrebbe avere ripercussioni anche su regimi autoritari.
Le critiche mosse dal governo britannico contro i social media si concentrano sull’impatto della crittografia sulle indagini su crimini gravi come terrorismo e sfruttamento minorile.
Ritornando al caso paragonabile del 2015, l’FBI chiese ad Apple di creare una backdoor per sbloccare un dispositivo coinvolto in un attentato, ma l’azienda si oppose.
Questo precedente ha creato un’enorme discussione sulla privacy negli Stati Uniti e ora la battaglia è destinata a ripetersi nel Regno Unito.