Eliminare lo spreco alimentare è la prossima frontiera per salvare il pianeta
Nella corsa per raggiungere la neutralità del carbonio, molte aziende sono alla ricerca di vari modi per ridurre le emissioni, limitando il transito ad alto contenuto di carbonio, diventando più efficienti dal punto di vista energetico a casa o riducendo il nostro consumo di carne.
Ma ci sono alcune cose che i singoli consumatori possono fare che non richiedono enormi cambiamenti nello stile di vita, rendendoli opzioni più probabili per le persone normali che vogliono aiutare il pianeta ma non vogliono rinunciare al loro programma di viaggio per le vacanze.
Uno di questi metodi è ridurre lo spreco alimentare.
Non è un problema da poco: secondo Feeding America, solo negli Stati Uniti, circa il 40% dell'approvvigionamento alimentare viene sprecato, il che equivale a circa 119 miliardi di libbre di cibo, o circa 140 miliardi di pasti sprecati, ogni anno.
Sono le stesse emissioni di CO2 di 212 milioni di automobili, secondo l'Environmental Defense Fund.
Un altro modo di pensare alla cifra del 40% è capire che equivale a circa 119 miliardi di libbre di cibo, o circa 140 miliardi di pasti sprecati ogni anno.
Ma ci sono alcune startup che lavorano sul problema dello spreco alimentare, tra cui Fridgely e Mill.
Fridgely, un'app creata per hobby da un ingegnere intraprendente, mostra che la tecnologia può rendere più facile evitare lo spreco di cibo, purché si riesca a convincere gli utenti a restare.
Mill, al contrario, ha un sistema accurato per aiutare a raccogliere il cibo sprecato e convertirlo in fondi alimentari che possono essere riciclati nel sistema di creazione alimentare di una nazione.
Mill sta iniziando con il mangime per polli come prodotto finale, per riferimento.
Eliminare lo spreco alimentare è la prossima frontiera per salvare il pianeta di Miranda Halpern originariamente pubblicato su TechCrunch