Le auto elettriche cinesi si trovano al centro di un attento monitoraggio da parte della Commissione Europea che, lo scorso 5 luglio, ha introdotto dazi provvisori sulle importazioni.
Recentemente, la Commissione ha rimodulato al ribasso alcuni dei dazi, in particolare per produttori come Tesla.
Questa revisione era richiesta da diverse parti, in particolare dal colosso tedesco Volkswagen, che mira a mantenere la competitività sul mercato.
L’indagine antisovvenzioni ha portato a nuovi valori delle aliquote, che ora sono: per BYD è 17,0%, per Geely 19,3%, e per SAIC 36,3%.
Le aziende che hanno collaborato con l’inchiesta beneficiano di un trattamento agevolato, mentre quelle non cooperative affrontano aliquote più elevate.
Inoltre, Tesla ha ricevuto un dazio individuale fissato al 9%.
Si offre anche la possibilità di tassazione sostenibile per vari esportatori e joint venture che non erano attivamente sul mercato al momento della verifica.
Il 4 ottobre 2023, la Commissione ha avviato un’indagine formale per le auto elettriche provenienti dalla Cina, dopo la pubblicazione del regolamento sui dazi provvisori il 4 luglio.
Le parti coinvolte possono ora presentare osservazioni e richiedere audizioni.
La Commissione è tenuta a decidere sulla questione entro quattro mesi dall’introduzione dei dazi provvisori, con un regolamento che espliciterà le conclusioni definitive, atteso per il 30 ottobre.
Le misure introdotte avranno una durata iniziale di cinque anni, prorogabile previo riesame.
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