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“Dalla lotta al ‘pezzotto’ al DL Omnibus: l’era dei 10 miliardi di URL di Google e i guai di DAZN”

La Battaglia Contro il Pezzotto: Un Tema Scottante nel Mondo del Calcio

La lotta contro il “pezzotto”, l’illecito utilizzo di contenuti sportivi, è nuovamente al centro del dibattito, specialmente con la pausa del Campionato di Serie A.
La recente approvazione del DL Omnibus ha suscitato molte preoccupazioni non solo tra gli esperti del settore, ma anche tra le principali compagnie telefoniche, tra queste Fastweb, Iliad, TIM, WindTre e Vodafone, che hanno tentato invano di far eliminare la responsabilità penale per la non segnalazione degli illeciti.
Tuttavia, nonostante gli appelli, la normativa è stata varata, lasciando gli addetti ai lavori in uno stato di confusione e preoccupazione.

È fondamentale comprendere che la lotta contro la pirateria online non è solo doverosa, ma obbligatoria in uno stato di diritto, ma le modalità scelte dal legislativo sembrano destare perplessità.
L’eccessiva e complessa responsabilità per gli Internet Service Provider (ISP) comporta il rischio di carcerazione per chi non segnala in tempo le presunte violazioni, un aspetto che molti ritengono irragionevole.

Il Dilemma delle Notifiche: Un Carico Insostenibile

Diego Ciulli, capo del Government Affairs e Public Policy di Google Italia, ha condiviso su LinkedIn un dato inquietante: le piattaforme digitali potrebbero essere costrette a comunicare all’autorità giudiziaria oltre 9,7 miliardi di URL per violazioni di copyright.
Questo impatterebbe negativamente sulla già sofferente giustizia italiana, sovraccaricando gli uffici di lavoro e complicando ulteriormente gli iter burocratici.

Le ragioni dietro questa azione repressiva sono legittime, mirano a proteggere l’industria audiovisiva e garantire che gli investimenti nel settore siano tutelati.
Tuttavia, si pone la domanda: siamo certi che coloro che oggi guardano contenuti illegalmente sarebbero disposti a pagare per vederli? Il disagio si amplifica anche se consideriamo il caso di DAZN, che ha visto un calo drastico degli abbonati rispetto alla passata stagione, suggerendo una disconnessione tra costo e valore percepito dai consumatori.

Una Riflessione sulla Pirateria e il Calcio Italiano

La pirateria è un problema reale nel mondo del calcio.
Tuttavia, è necessario affrontare anche altre sfide che il nostro Paese deve affrontare nel settore sportivo.
Come sottolineato da Stefano Azzi, CEO di DAZN Italia, la pirateria è vista da molti come un fenomeno normalizzato, quando in realtà è un problema serio che richiede attenzione.
La difficoltà di attrarre e mantenere gli spettatori potrebbe derivare non solo da comportamenti illeciti, ma anche da un’offerta di contenuti che non soddisfa le aspettative dei fan.
Questo porta a una riflessione su come bilanciare il costo e il valore del contenuto offerto, un tema che merita una profonda analisi da parte di tutti gli attori coinvolti nel panorama sportivo italiano.

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