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La frenetica corsa ai diritti TV della Serie B: Sky e DAZN in lotta per la vittoria. Chi avrà la meglio?

La Serie B e l’assegnazione dei diritti TV: una stretta finale piena di incertezze

A un mese dall’inizio del campionato, la Serie B si trova ancora nella fase finale dell’assegnazione dei diritti TV per le prossime stagioni.
Nonostante la presentazione scenografica a La Spezia lo scorso luglio, l’assegnazione delle 380 partite non è ancora stata completata.

La nuova struttura dei diritti TV e il valore dell’audience

Nell’ultima assemblea, la Serie B ha proposto una nuova modalità “per prodotto” anziché “per piattaforma” per i diritti audiovisivi 2024-2027.
Questo cambiamento, che tiene conto dell’aumento degli spettatori negli ultimi anni, ha generato un’offerta divisa in pacchetti per utenti domestici e pubblici esercizi.
L’obiettivo è trovare un equilibrio tra il mercato TV e lo streaming, considerando l’incremento di oltre 1 milione di contatti nell’ultima stagione.

La Serie B, con un amr cumulativo di 23,57 milioni di spettatori, ha superato in alcune occasioni persino la Serie A in audience.
Con l’arrivo della nuova stagione, città come Bari, Palermo e Genova si preparano ad accogliere importanti incontri che promettono un alto bacino d’utenza sia in TV sia nello streaming.

Le incertezze legate ai broadcaster e le offerte sul tavolo

L’accordo scaduto garantiva alla Serie B circa 43 milioni di euro all’anno dai broadcaster Sky, DAZN e dalle vendite all’estero.
Tuttavia, il rinnovo degli accordi è stato complicato da diverse variabili, con la prima asta che è addirittura andata deserta.
Sky, impegnata nelle competizioni internazionali, ha offerto 16 milioni di euro, mentre DAZN è arrivata a 14 milioni, creando un vuoto di 10 milioni rispetto al triennio precedente.

Nonostante le offerte dei principali attori sul mercato, come Apple e Amazon, il futuro dei diritti TV della Serie B rimane incerto.
La Lega ha già ipotizzato la possibilità di gestire un canale proprietario a pagamento nel caso in cui non vengano assegnati i pacchetti di trasmissione.

Con il tempo che stringe, la Serie B è chiamata a trovare una soluzione che tenga conto dei crescenti valori di ascolto e dei ricavi dei club, che potrebbero dover rinunciare a una parte consistente dei guadagni.
In un mercato complesso e in evoluzione come quello dei diritti TV, la strada verso un accordo definitivo si fa sempre più tortuosa.

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