La Lega di top club della Serie A ha presentato un ricorso presso il Tribunale di Milano nei confronti di Cloudfare, gigante dell’informatica statunitense, accusandolo di aver fornito servizi a pirati e clienti per aggirare il sistema Piracy Shield attivato da AgCom, l’Autorità Garante per le Comunicazioni, a febbraio.
L’accusa si basa sulle istruzioni presunte fornite da Cloudfare per eludere il sistema antipirateria, violando le normative a protezione dei diritti d’autore e dei soggetti titolari dei diritti di trasmissione, sia nel mondo dello sport con operatori come DAZN e Sky, sia nell’intrattenimento.
I punti centrali dell’accusa riguardano due aspetti principali.
Primo, l’offerta da parte di Cloudfare di una VPN gratuita che consentirebbe di spostare le connessioni tra pirati e clienti su una rete privata, rendendo impossibile tracciare le attività illegali senza la condivisione dei log di connessione.
Secondo, l’uso della CDN da parte delle emittenti televisive via rete, supportata da Cloudfare che, secondo la Lega, fornisce anche un server DNS autoritativo.
Cloudfare ha respinto le accuse definendo le richieste delle autorità italiane come illegittime o incostituzionali, lamentando inoltre la chiusura di siti legali a seguito dell’attivazione del Piracy Shield.
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