La Serie A accusa Cloudflare: cosa sta succedendo
La denuncia della Serie A contro Cloudflare e il Piracy Shield
La Serie A ha presentato una denuncia presso un tribunale italiano accusando Cloudflare di fornire servizi che minano l’efficacia del Piracy Shield.
Secondo TorrentFreak, il sistema antipirateria italiano sarebbe già superato i limiti di blocco concordati con gli ISP, portando la massima serie calcistica italiana a chiedere una modifica della legge per poter sbloccare domini e IP.
Nonostante ciò, l’amministratore delegato della Serie A, Luigi De Siervo, si era mostrato fiducioso nell’efficacia del Piracy Shield, affermando che avrebbe impedito ai pirati di dormire sonni tranquilli.
Tuttavia, la diffusione di link per le partite su canali Telegram e altri eventi hanno sollevato dubbi sulla reale efficacia del sistema.
Le accuse contro Cloudflare e le controversie legali
La denuncia presentata al Tribunale di Milano ha messo in luce le accuse mosse dalla Serie A contro Cloudflare.
L’azienda americana è accusata di eludere le misure di blocco del Piracy Shield, facilitando la diffusione di contenuti pirata sia per i consumatori che per i pirati stessi.
Cloudflare è stata inoltre criticata per fornire strumenti come la VPN Warp, che consentirebbero ai pirati di operare al di fuori del controllo delle autorità.
La Serie A ha evidenziato la resistenza di Cloudflare nel consegnare i log del traffico degli abbonati nonostante le richieste.
Anche il servizio CDN di Cloudflare è stato preso in esame, sottolineando come possa agevolare la visione di streaming pirata a discapito delle difese anti-pirateria.
Infine, la Serie A ha evidenziato una campagna di protesta orchestata da clienti Cloudflare contro il blocco degli indirizzi IP della società, mettendo in discussione la neutralità dell’azienda come fornitore di servizi.
Nonostante gli sforzi del Piracy Shield, la diffusione di strumenti come le VPN ha complicato la lotta alla pirateria online, generando una serie di preoccupazioni e controversie legali che il Tribunale di Milano dovrà valutare attentamente.
