Il colosso Meta, noto per le sue piattaforme social media Facebook e Instagram, è al centro di un’indagine dell’Unione Europea riguardo alle potenziali violazioni delle norme sui contenuti online per la sicurezza dei bambini.
Questa mossa potrebbe portare a gravi conseguenze, inclusa l’applicazione di sanzioni che potrebbero arrivare fino al 6% del fatturato globale annuo del gruppo di Mark Zuckerberg.
La decisione dell’Unione Europea di avviare un’indagine dettagliata su Facebook e Instagram è derivata dal DSA (Digital Markets Act) elaborato dalla Commissione di Bruxelles.
Questo atto impone alle aziende tecnologiche di intensificare gli sforzi nel contrastare i contenuti dannosi e illegali sulle proprie piattaforme.
La preoccupazione principale riguarda la sicurezza dei bambini e le potenziali dipendenze comportamentali che i sistemi di Facebook e Instagram potrebbero incentivare attraverso i loro algoritmi.
La Commissione europea ha evidenziato dubbi sui metodi di controllo dell’età e di assicurazione adottati da Meta, sostenendo che non siano sufficienti a proteggere i minori dall’accesso a contenuti inappropriati.
Nonostante ciò, Meta ha difeso le proprie politiche affermando di aver sviluppato oltre 50 strumenti e politiche per garantire un’esperienza online sicura per i giovani.
Questa non è la prima incrinatura nei rapporti tra Meta e l’Unione Europea, poiché il gruppo è già stato preso di mira per questioni di disinformazione elettorale, un tema di rilevanza in vista delle imminenti elezioni del Parlamento europeo che si terranno dal 6 al 9 giugno nei 27 paesi membri.
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