Google vuole rompere le catene: Android e Chrome si preparano a una nuova era di app separate!
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Il piano del Dipartimento di Giustizia e la risposta di Google
Google ha definito “estremo” il piano del Dipartimento di Giustizia (DoJ) degli Stati Uniti, che prevede la vendita del browser Chrome.
La società ha esortato il giudice della corte federale a riflettere sulle implicazioni di una simile misura, che, a suo avviso, potrebbe soffocare l’innovazione.
In un deposito ufficiale, Google ha contestato la proposta, affermando che la vendita di Chrome non ha alcun legame con i comportamenti aziendali già considerati illegali dal giudice.
Secondo Google, i rimedi per condotte anticoncorrenziali dovrebbero essere proporzionati e pertinenti.
La società ha messo in evidenza che i pagamenti ai partner per assicurarsi la posizione di default nel mercato non dovrebbero portare a soluzioni drastiche.
Questo argomento sottolinea la necessità di un intervento che non comprometta le opportunità di sviluppo per i competitor, come Safari di Apple.
Le preoccupazioni sulla concorrenza
Google ha chiarito che un rimedio adeguato deve garantire libertà ai concorrenti nel selezionare i motori di ricerca più adatti per i propri utenti.
La vicepresidente Lee-Anne Mulholland ha affermato che la proposta della società non intende penalizzare il mercato, ma favorire una maggiore diversificazione dei motori di ricerca predefiniti nei dispositivi.
Questo approccio consentirebbe ai produttori di telefonia di includere diverse applicazioni di ricerca e non obbligherebbe l’installazione esclusiva di Chrome.
Nelle prossime udienze, il giudice Amit Mehta avrà il compito di decidere le misure da adottare contro Google.
Le soluzioni esaminate includono restrizioni sulle pratiche di licenza e sulle affiliazioni con aziende come Apple e Mozilla, mantenendo però aperta la possibilità di rivedere accordi e strategie aziendali nel mercato.
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