iMeets Aif: il futuro dell’imaging secondo Paolo Giusti
Il futuro del Photofestival: riflessioni e prospettive
Dopo l’annuncio che il Photofestival 2024 non si terrà, è chiaro che la fotografia in Italia sta affrontando una fase di cambiamento e riflessione.
Nonostante il successo dell’edizione del 2023 con 142 mostre in 100 luoghi espositivi, l’Associazione Aif ha deciso di dedicare più tempo allo sviluppo della manifestazione.
L’obiettivo è ampliare l’offerta culturale con iniziative legate alla tecnologia, formazione e incontri per coinvolgere un pubblico sempre più vasto.
Le sfide del settore fotografico: intervista a Paolo Giusti
Abbiamo intervistato il presidente di Aif, Paolo Giusti, per comprendere meglio i cambiamenti nel mondo della fotografia e del video.
Giusti sottolinea la necessità di adattarsi al mercato attuale e di valorizzare la cultura fotografica.
Con l’emergere delle nuove tecnologie e abitudini dei consumatori, la fotografia sta vivendo una trasformazione significativa.
L’uso diffuso degli smartphone e la condivisione online hanno cambiato il modo in cui percepiamo e immortaliamo le immagini.
Secondo Giusti, il ritorno al supporto fisico delle foto stampate, evidenziato dall’aumento della domanda di pellicole e instant camera, riflette un desiderio di tangibilità e memoria che le nuove generazioni stanno riscoprendo.
Nonostante l’avvento del digitale, l’emozione di uno scatto su carta rimane impareggiabile.
Il ruolo degli smartphone e il futuro dell’imaging
Parlando dell’evoluzione dell’immagine, Giusti sottolinea l’importanza di integrare smartphone e fotocamere per arricchire l’esperienza fotografica.
L’intelligenza artificiale e la connettività stanno ridefinendo il concetto stesso di imaging, ma la creatività e il talento del fotografo rimangono centrali nella creazione di contenuti di qualità.
Infine, Giusti invita al dialogo e alla collaborazione tra tutti gli attori del settore fotografico per promuovere la cultura visiva e coinvolgere un pubblico più ampio.
Il rilancio del Photofestival come evento multimodale e inclusivo potrebbe essere il primo passo per unire le diverse anime dell’imaging e valorizzare le diverse espressioni artistiche.