Nel primo trimestre del 2023, Apple ha registrato un incremento significativo del 10% nelle spedizioni di iPhone.
Questo aumento, pari a circa 57,9 milioni di unità, è stato realizzato nel contesto di un’azione proattiva per accelerare le consegne e prevenire l’impatto dei dazi doganali legati alla Cina.
Rispetto ai 52,6 milioni di smartphone consegnati nello stesso periodo dell’anno precedente, il dato riflette non solo una strategia da parte dell’azienda, ma anche una preparazione anticipata a eventuali problemi futuri.
Secondo l’analisi di IDC, non si tratta di un incremento della domanda dei consumatori, ma piuttosto di una manovra per accumulare scorte.
Le aziende tecnologiche, incluso Apple, hanno rifornito i loro canali negli Stati Uniti, in previsione delle nuove tariffe.
Bloomberg News riporta che tali misure sono state studiate a lungo per mitigare i costi potenziali e le interruzioni della catena di approvvigionamento.
Le spedizioni di iPhone sono aumentate anche in altre regioni, dove gli operatori temevano incrementi di prezzo dovuti ai dazi.
L’ex presidente Donald Trump aveva implementato misure fiscali sulle merci esportate dalla Cina, con tassi che avrebbero potuto raggiungere il 145%.
Recentemente, tuttavia, si è verificata una riduzione di tali dazi, offrendo un respiro ai consumatori.
Tuttavia, l’applicazione di nuove tariffe sull’elettronica rimane in discussione per il prossimo futuro.
Nonostante l’incremento, le spedizioni in Cina hanno registrato una flessione, in parte a causa dell’esclusione dei modelli iPhone Pro dal programma di sussidi governativo.
Apple presenterà un quadro più dettagliato delle vendite nel secondo trimestre il prossimo 1° maggio, quando saranno annunciati i risultati ufficiali.
Per maggiori dettagli, visita IDC.
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