Apple costretta a sborsare 13 miliardi di euro di tasse all’Irlanda: la sanzione dell’UE colpisce forte!

Apple e la Battaglia Fiscale con l’UE: Una Sconfitta Storica

In un significativo colpo per Apple, il gigante tecnologico di Cupertino ha subito una sconfitta, culminata dopo la presentazione dei nuovi iPhone 16, dell’Apple Watch 10 e degli AirPods.
Le autorità di regolamentazione della concorrenza dell’Unione Europea hanno ordinato il pagamento di 13 miliardi di euro in tasse arretrate all’Irlanda.
Questo provvedimento arriva sullo sfondo di una crescente pressione dell’UE contro gli accordi fiscali vantaggiosi tra stati membri e grandi multinazionali, notoriamente note come Big Tech.

La storia risale al 2016, quando la Commissione Europea ha emesso un’ordinanza stabilendo che Apple aveva beneficiato di due ruling fiscali irlandesi, riducendo il proprio carico fiscale a livelli incredibilmente bassi, addirittura allo 0,005% nel 2014.
Apple ha contestato con vigore la decisione, sottolineando che questa sfidava la realtà e il buon senso.
L’Irlanda, famosa per le sue aliquote fiscali competitive, ha anch’essa espresso il proprio dissenso contro la sentenza della Commissione.

La Sentenza della Corte di Giustizia: Una Decisione Inequivocabile

Il caso è quindi approdato davanti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, situata a Lussemburgo.
La Corte ha emesso una sentenza definitiva, sostenendo le posizioni della Commissione Antitrust dell’UE, guidata da Margrethe Vestager.
I giudici hanno dichiarato: “La Corte di Giustizia emette una sentenza definitiva sulla questione e conferma la decisione della Commissione europea del 2016: l’Irlanda ha concesso ad Apple un aiuto illegittimo che l’Irlanda è tenuta a recuperare”.
Questa affermazione segna un’importante pietra miliare nella lotta contro le pratiche fiscali elusive delle grandi aziende.

Reagendo a questa sentenza, Apple ha espresso una certa delusione, affermando: “La Commissione Europea sta cercando di modificare retroattivamente le regole e ignorare che, come richiesto dal diritto fiscale internazionale, i nostri redditi erano già soggetti a tasse negli Stati Uniti”.
La diatriba fiscale tra Apple e l’Unione Europea non solo evidenzia le tensioni fra tecnologia e legislazione, ma pone anche interrogativi sul futuro delle politiche fiscali nell’era della digitalizzazione.