BCE in allerta: l’IA avverte della “bolla” nei mercati azionari e della crisi di liquidità dei fondi!
Attenzione alle Bolla dei Titoli Azionari legati all’Intelligenza Artificiale
Recentemente, la Banca Centrale Europea (Bce) ha avvertito riguardo a una potenziale “bolla” sui titoli azionari associati all’intelligenza artificiale (IA), la quale è suscettibile di scoppiare improvvisamente nel caso in cui le aspettative degli investitori dovessero rivelarsi illusorie.
Questo avvertimento è emerso durante la revisione semestrale sulla stabilità finanziaria condotta dall’istituto presieduto da Christine Lagarde, che ha messo in luce una serie di rischi, che includono conflitti armati e dazi commerciali, oltre a debolezze nel sistema bancario.
Concentrazione sui Titoli dell’IA
La Bce ha evidenziato come il mercato azionario, soprattutto negli Stati Uniti, stia diventando sempre più dipendente da un numero limitato di aziende che traggono vantaggio dal boom dell’IA.
Questa concentrazione rappresenta un rischio significativo che potrebbe portare a una bolla dei prezzi, contribuendo così a ricadute globali, qualora le previsioni lucrative non si avverassero.
Di conseguenza, la Bce ha notato una diminuzione del premio richiesto dagli investitori per possedere azioni e obbligazioni, mentre le riserve di liquidità nei fondi sono diminuite.
Questo scenario potrebbe portare a vendite forzate di attività, alimentando così aggiustamenti al ribasso dei prezzi.
Rischi Politici e Economici per l’Area Euro
In aggiunta ai rischi citati, l’area euro sembra vulnerabile a una crescente frammentazione nel commercio internazionale, un problema già sollevato dai politici e investitori sin dall’elezione di Donald Trump.
Infatti, nel corso della sua campagna elettorale, Trump aveva messo in guardia riguardo ai dazi, una questione che, se attuata, potrebbe danneggiare la crescita nell’area euro.
Infine, la Bce ha sottolineato che i governi dell’area euro, in particolare in paesi come Italia e Francia, saranno costretti a contrarre prestiti con tassi di interesse elevati nel prossimo decennio, evidenziando la necessità di politiche fiscali sostenibili e attente.