Nvidia: Ottimo inizio d’anno, ma il secondo trimestre frena a causa delle restrizioni sui chip in Cina!
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Nvidia brillare nel primo trimestre 2025 nonostante le sfide
Nvidia, il gigante dei chip di Santa Clara, ha registrato risultati straordinari nel primo trimestre del 2025, superando le aspettative previste per il periodo tra gennaio e marzo.
Questo eclatante successo è stato alimentato dalla domanda dei clienti, che hanno effettuato scorte di chip per l’intelligenza artificiale prima dell’entrata in vigore delle nuove restrizioni statunitensi sulle esportazioni verso la Cina, misure introdotte dall’amministrazione Biden e mai rimosse da quella Trump.
Tuttavia, è importante notare che queste restrizioni si preannunciano come un elemento di peso significativo per i prossimi mesi, con previsioni di una contrazione delle vendite di circa 8 miliardi di dollari e un fatturato previsto di 45 miliardi, ben al di sotto delle aspettative degli analisti.
Performance aziendale e impatti futuri
Nvidia ha chiuso il primo trimestre con ricavi record pari a 44,1 miliardi di dollari, registrando un notevole incremento del 69%, che evidenzia il ruolo da leader nel panorama dell’intelligenza artificiale.
I profitti sono aumentati del 26% toccando i 18,8 miliardi di dollari, sebbene leggermente inferiori alle stime di 19,5 miliardi.
Le vendite del chip H20, insieme alle recenti restrizioni sull’esportazione in Cina, sono al centro dell’attenzione.
Nvidia ha annunciato che prevedeva un addebito di 5,5 miliardi di dollari a causa delle limitazioni sulla vendita di questo specifico chip.
Le ultime stime suggeriscono che l’impatto dei divieti potrebbe comportare perdite di circa 15 miliardi di dollari.
Nonostante le difficoltà, Nvidia ha comunicato che l’addebito effettivo nel primo trimestre è stato di 1 miliardo di dollari inferiore alle previsioni iniziali.
Inoltre, il chip H20 ha generato vendite per 4,6 miliardi nel primo trimestre, rappresentando circa il 12,5% del fatturato totale.
Il CEO Jensen Huang ha enfatizzato che la Cina rappresenta un mercato enorme, con potenzialità di crescita che potrebbero raggiungere i 50 miliardi di dollari entro il 2026, un’opportunità che richiede un attento monitoraggio per evitare che sfumi a favore dei concorrenti cinesi.
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