Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha da poco rivelato un’importante novità tramite un semplice URL pubblicato su X: chat.com.
Il link rimanda direttamente a ChatGPT, il noto servizio di intelligenza artificiale dell’azienda.
In passato, il dominio era di proprietà di Dharmesh Shah, fondatore e CTO di HubSpot.
Nel gennaio 2023, Shah aveva acquisito chat.com con un investimento di ben 15,5 milioni di dollari.
Tuttavia, solo pochi mesi dopo, ha annunciato di aver venduto il dominio, sebbene senza fornire dettagli sull’accordo o sull’acquirente.
Ha comunque confermato che il prezzo di vendita è stato superiore a quello inizialmente investito.
Shah ha espresso in un post su LinkedIn le motivazioni alla base del suo acquisto, sottolineando la crescente importanza dell’interfaccia utente basata su chat (#ChatUX).
Secondo lui, interagire con software tramite il linguaggio naturale rappresenta una svolta significativa nella user experience.
Questo cambiamento è reso possibile grazie agli avanzamenti nell’intelligenza artificiale generativa, un campo in rapida evoluzione.
In un post su X, Shah ha confermato di aver venduto finalmente il dominio a OpenAI, suggerendo che la transazione è avvenuta in azioni piuttosto che in contante.
La rimozione del termine “GPT” dal dominio è coerente con le recenti strategie di rebranding di OpenAI.
A settembre, è stata annunciata una nuova serie di modelli di ragionamento, identificati con il nome “o1”.
Bob McGrew, ex responsabile della ricerca, ha dichiarato che questa nuova serie rappresenta un passo verso nomi più innovativi e rappresentativi delle attività di OpenAI, che oggi vanno ben oltre il semplice ChatGPT.
Infine, considerando che OpenAI ha recentemente raccolto ben 6,6 miliardi di dollari in finanziamenti, l’investimento di poco superiore ai 10 milioni di dollari per chat.com può apparire come una decisione strategicamente oculata nella nuova era della tecnologia ai.
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