TP-Link nel mirino: gli Stati Uniti puntano a vietarne i router!
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TP-Link e il rischio di un bando negli Stati Uniti
La situazione attuale di TP-Link, noto brand di router, potrebbe riflettere la crisi vissuta da Huawei in passato.
Con un’inarrestabile pressione dal governo statunitense, la possibilità di un divieto per i router TP-Link è diventata concreta.
Questo per la preoccupazione che tali dispositivi possano essere coinvolti in cyberattacchi, un tema già sollevato dal The Wall Street Journal.
I router TP-Link sono presenti non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa, Italia compresa.
Un bando simile a quello di Huawei potrebbe avere ripercussioni in tutto il mercato globale.
Negli ultimi mesi, i timori per possibili attacchi hacker hanno spinto Washington a considerare restrizioni su questi dispositivi.
Secondo fonti, hackers cinesi avrebbero sfruttato router TP-Link per condurre attacchi mirati contro obiettivi occidentali.
Preoccupazioni in merito alla sicurezza
Ricercatori di sicurezza di Microsoft hanno recentemente segnalato che TP-Link è stato uno dei brand più utilizzati da un gruppo di hacker cinesi per eseguire attacchi noti come “password spray”.
Non a caso, già da inizio 2024, membri del Congresso hanno chiesto indagini sul brand.
L’eventuale blocco di TP-Link rappresenterebbe una mossa senza precedenti, simile a quella contro Huawei nel 2018, evidenziando l’attenzione crescente degli Stati Uniti verso i marchi cinesi.
in risposta alle accuse, TP-Link ha dichiarato di voler collaborare con il governo per dimostrare il proprio impegno nella sicurezza.
Nella sua dichiarazione ufficiale, TP-Link ha ribadito di rispettare rigorosi standard di sicurezza e di dedicarsi attivamente a mitigare le vulnerabilità.
L’azienda ha dichiarato di rispettare gli standard internazionali e di collaborare con le autorità per garantire la sicurezza dei propri prodotti, dimostrando così un impegno verso la protezione dei dati degli utenti.
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