Il rialzo di 5 miliardi di euro: previsioni di Pietro Labriola per TIM dopo la vendita di Netco
Netco: la vendita che cambierà il futuro di TIM
La vendita dell’infrastruttura di rete sotto l’entità Netco alla società di private equity statunitense KKR è un passo fondamentale per il futuro di TIM.
Secondo il CEO Pietro Labriola, questo accordo porterà a un rialzo di 5 miliardi di euro per l’azienda.
Labriola si è detto fiducioso che l’accordo con KKR si concluderà senza intoppi, rappresentando una nuova opportunità strategica per TIM e risolvendo i problemi legati al debito.
Un futuro strategico per TIM
Labriola ha evidenziato che la recente vittoria in una causa giudiziaria in Italia e la prevista vendita di altri beni, inclusa la rete sottomarina controllata da TIM tramite Sparkle, contribuiranno ulteriormente al successo dell’azienda.
Nonostante le pressioni di alcuni investitori per vendere l’unità brasiliana di Telecom Italia, Labriola ha ribadito la volontà di mantenere quell’attivo, definendolo una “mucca da mungere”.
La road map di TIM è stata caratterizzata da anni di lotta per ridurre il debito e per adattarsi a un mercato sempre più competitivo.
Tuttavia, l’annuncio del piano di cessione della rete fissa a KKR per circa 19 miliardi di euro rappresenta un passo importante verso una maggiore solidità finanziaria.
L’approvazione di questa vendita, arrivata a gennaio, è parte di un’iniziativa più ampia del governo italiano e di Labriola per ridurre il debito del vettore.
Contestazioni e consensi per Labriola
Non sono mancate le contestazioni per Labriola, provenienti da azionisti di minoranza come Merlyn Partners e Bluebell Capital Partners.
Tuttavia, nonostante le proposte alternative per il consiglio di amministrazione di TIM, i principali consulenti hanno consigliato agli investitori di supportare il rinnovo dell’attuale consiglio.
Anche il ministro delle Finanze italiano, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato che il piano sostenuto dal governo per TIM è l’unico feasible, confermando il sostegno istituzionale a questa nuova fase cruciale per l’azienda.