Meta sospende il lancio dei modelli di Intelligenza Artificiale in Europa dopo l’intervento del DPC, l’autorità irlandese per la protezione dei dati personali.
Meta sospende i piani per il modello linguistico di IA su Facebook e Instagram
Meta ha deciso di sospendere i suoi piani per la formazione del suo ampio modello linguistico di Intelligenza Artificiale utilizzando contenuti pubblici condivisi da adulti su Facebook e Instagram nell’Unione Europea.
La decisione è giunta dopo l’intervento della Data Protection Commission (DPC), l’autorità irlandese di regolamentazione della privacy.
La mossa è stata scatenata dalle denunce e dall’appello del gruppo di difesa NOYB alle autorità di protezione dei dati di diversi Paesi europei affinché agissero contro l’azienda.
La questione della privacy su Facebook e Instagram per i modelli di IA di Meta
Il nodo della questione risiede nella scelta di Meta di utilizzare i dati personali per addestrare i suoi modelli di Intelligenza Artificiale senza richiedere il consenso, nonostante l’azienda abbia specificato che si baserà su informazioni online disponibili pubblicamente e autorizzate.
Il garante della privacy irlandese ha sollevato dubbi riguardo alla formazione dei suoi grandi modelli linguistici (LLM) tramite contenuti pubblici condivisi dagli utenti adulti di Facebook e Instagram.
Una richiesta di sospensione che, sebbene accolta per il momento da Meta, ha generato delusione all’interno dell’azienda.
“Siamo delusi dalla richiesta della DPC, il nostro principale regolatore a nome delle Autorità di Protezione dei Dati europee, specialmente perché abbiamo tenuto conto del feedback normativo e le Autorità di Protezione dei Dati europee sono state informate sin dal mese di marzo”, ha dichiarato il gruppo guidato da Mark Zuckerberg in un post sul proprio blog.
Tuttavia, Meta considera questa decisione un freno all’innovazione e alla competitività europea nello sviluppo dell’Intelligenza Artificiale.
Da parte sua, la DPC ha accolto con favore la pausa decisa da Meta, sottolineando che tale scelta è stata il frutto di un dialogo intenso con l’ente regolatore.
Meta ha dichiarato che il ritardo nel lancio dei suoi modelli di Intelligenza Artificiale consentirà anche di soddisfare le richieste dell’Ufficio del Commissario britannico per l’Informazione (Ico).