Smartphone cinesi: la corsa verso un’alternativa ad Android senza Google!
Il Futuro degli Smartphone Cinesi: Verso una Rivoluzione del Software
I brand cinesi di smartphone e dispositivi mobili si sono affermati in modo significativo sul mercato globale, riuscendo a guadagnare una reputazione solida e autorevole.
Negli ultimi anni, hanno mostrato il potenziale per conquistare una parte consistente del mercato nei paesi in via di sviluppo.
Nonostante questi produttori siano in grado di realizzare ogni componente hardware all’interno dei confini cinesi, continuano a dipendere da Google per quanto riguarda il software, in particolare Android.
Questa situazione è cruciale per competere nei mercati occidentali, soprattutto in Europa, poiché la mancanza dei servizi Google può ridurre notevolmente l’interesse per uno smartphone.
Qui subentra l’emergere di una coalizione di marchi cinesi, pronta a esplorare alternative a questa dipendenza, puntando a sviluppare un sistema operativo che non necessiti dei servizi di Google.
Xiaomi e la Potenziale Rivoluzione con HyperOS 3
Xiaomi, Oppo, Vivo e OnePlus stanno discutendo attivamente la possibilità di adottare un sistema operativo proprietario, con l’intento di ridurre la dipendenza da Google.
Questo approccio modulare permetterebbe di usare Google dove è essenziale e fare a meno dei suoi servizi nei mercati interni, come in Cina.
Con l’introduzione di HyperOS 3, Xiaomi potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per gli smartphone cinesi.
Attualmente, Xiaomi si posiziona come il secondo produttore di smartphone Android dopo Samsung, sulla base di dati relativi alle spedizioni, che considerano i volumi inviati e non le vendite dirette.
Questa audace iniziativa ha radici storiche, influenzata dalle restrizioni imposte a Huawei nel 2019, quando l’azienda fu esclusa dall’ecosistema di Google.
Dopo questo evento, Huawei ha sviluppato HarmonyOS, un sistema operativo nazionale che ha riscosso considerevole successo, con oltre 1 miliardo di utenti attivi e una biblioteca in continua espansione di oltre 20.000 applicazioni.
Questo esempio è ora sotto l’attenzione dei marchi cinesi, che potrebbero dover affrontare simili sfide legate alla dipendenza dagli ecosistemi americani.
Con le nuove tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, i marchi cinesi potrebbero dover considerare seriamente l’abbandono di Android.
Tuttavia, questo rappresenta un notevole rischio, poiché un sistema operativo non collaudato potrebbe influenzare negativamente le loro vendite globali, dato che i consumatori tendono a preferire soluzioni stabili e ben supportate.
In alternativa, l’adozione di HarmonyOS da parte di altri produttori potrebbe essere una strategia pragmatica, sebbene richieda un’espansione significativa del suo ecosistema applicativo per diventare veramente competitivo.