Windows 10: il Re del Mercato con il 62% di Quote, Ma Solo 10 Mesi di Vita Rimasti!
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Il 2025 di Microsoft: Windows 10 ancora in testa
Il nuovo anno in casa Microsoft non è iniziato con buone notizie.
Infatti, sebbene Windows 11 sia stato lanciato con grandi aspettative, è Windows 10 a tenere saldamente le redini del mercato dei sistemi operativi desktop.
Secondo i recenti dati di Statcounter per dicembre 2024, la quota di mercato di Windows 10 è balzata al 62,7%, mentre quella di Windows 11 ha subito una flessione, scendendo al 34,12% rispetto al 34,94% di novembre.
Questo scenario, sebbene mostri un incremento della percentuale di Windows 11 rispetto allo scorso anno (quando era al 26,54%), segna un campanello d’allarme per Microsoft.
Nonostante i tentativi di promuovere il nuovo sistema, il gap con Windows 10 rimane ampio, costringendo l’azienda a riflettere su strategie di marketing e sviluppo più incisive.
Anno difficile per Windows 11
Le problematiche di compatibilità hardware, come l’obbligo di disporre di CPU recenti e TPM 2.0, non sono l’unica causa del rallentamento nell’adozione di Windows 11.
Un’ipotesi suggerisce che molti utenti, dopo aver provato l’ultima versione, abbiano scelto di tornare al più collaudato Windows 10, delusi da bug e problematiche variabili.
Infatti, la vendita di nuovi PC è diminuita, contribuendo così a un’adozione lenta e prudentemente controllata del nuovo OS.
Con la scadenza del supporto gratuito per molte edizioni di Windows 10 fissata al 14 ottobre 2025, gli utenti si troveranno davanti a due opzioni: acquistare aggiornamenti di sicurezza estesi (ESU) per continuare ad essere protetti, oppure utilizzare ancora il sistema, consapevoli dei rischi legati a vulnerabilità non corrette.
I dati di Statcounter, anche se non precisi come quelli forniti direttamente da Microsoft, indicano chiaramente che gli utenti non stanno abbracciando Windows 11 con la velocità desiderata.
È necessario un ripensamento per garantire un supporto adeguato al 62% di chi ancora utilizza Windows 10, magari prolungando l’assistenza per l’attuale versione a 64 bit, dato che il margine di tempo per adottare efficacemente nuove strategie si sta esaurendo rapidamente.
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