Luigi Ferraris candidato come AD di Netco (TIM): la scelta di KKR

Luigi Ferraris nominato amministratore delegato di Netco, la nuova realtà di TIM

Secondo fonti vicine all’operazione, KKR ha scelto Luigi Ferraris, attuale CEO di Ferrovie dello Stato SpA, per guidare Netco, l’azienda che gestirà le infrastrutture di rete di TIM dopo l’acquisizione da parte del colosso statunitense per 19 miliardi di euro.
La nomina di Ferraris si inserisce in un contesto di profondi cambiamenti nel panorama aziendale italiano, sotto l’attenzione del governo guidato da Giorgia Meloni.

Un accordo strategico per ridurre il debito e concentrarsi sui servizi all’ingrosso

L’accordo tra TIM, KKR e il governo italiano prevede la cessione del business di rete di TIM a Netco, che opererà nel settore dei servizi all’ingrosso.
Questa mossa strategica mira a separare l’attività più redditizia di TIM per ridurne il debito e garantire un flusso stabile di entrate da tariffe regolamentate.
La trasformazione di Netco rappresenta un importante passo verso l’apertura del mercato delle infrastrutture di rete in fibra in Europa, con un’ampia copertura su tutto il territorio.

Stefano Donnarumma, ex AD di Terna, potrebbe prendere il posto di Ferraris alle Ferrovie dello Stato, portando con sé una solida esperienza nel settore.
Ferraris, a sua volta, ha già ricoperto l’incarico di amministratore delegato di Terna dal 2017 al 2020, contribuendo al successo dell’azienda nel settore energetico.

Un futuro promettente per Netco e l’industria delle reti in fibra in Europa

La vendita della rete fissa di TIM a KKR per 19 miliardi di euro rappresenta un importante passo avanti nella trasformazione del settore delle telecomunicazioni in Italia.
Con il supporto delle autorità europee, l’operazione dovrebbe concludersi entro l’estate.
L’Italia manterrà una quota di minoranza nel nuovo asset strategico, garantendo un controllo sullo sviluppo del settore.
La presenza della Cassa Depositi e Prestiti come azionista di riferimento sottolinea l’importanza strategica di questa transazione per l’economia italiana.