Dyson cambia strategia: taglio di 1.000 posti di lavoro
Dyson annuncia la riduzione della forza lavoro nel Regno Unito
La celebre azienda produttrice di elettrodomestici, Dyson, ha comunicato di voler ridurre di quasi un terzo la sua forza lavoro nel Regno Unito, con circa 1.000 posti di lavoro a rischio.
Questa decisione fa parte di una più ampia ristrutturazione aziendale che coinvolgerà diverse sedi e dipendenti.
Le motivazioni di Dyson e i piani futuri
Il nuovo Chief Executive Officer, Hanno Kirner, ha sottolineato la necessità di adattare le strutture globali dell’azienda per garantire una maggiore efficienza e prepararsi alle sfide del futuro.
Kirner, che ha assunto l’incarico all’inizio di quest’anno, ha dichiarato che i cambiamenti proposti potrebbero purtroppo includere dei licenziamenti.
Fondata a Malmesbury, in Inghilterra, nel 1991 da James Dyson, l’azienda è rinomata per i suoi innovativi aspirapolvere senza sacchetto.
Negli ultimi vent’anni, Dyson si è diversificata, ampliando la sua gamma di prodotti per la casa con purificatori d’aria e asciugamani ad aria.
Oltre il 50% delle vendite di Dyson proviene ora dall’Asia Pacifica, regione in cui l’azienda ha notevolmente ampliato le proprie operazioni produttive, aprendo sedi in paesi come Singapore e Filippine.
Nel 2019, il fondatore Dyson ha annunciato il trasferimento della sede centrale dell’azienda da Regno Unito a Singapore, sottolineando la crescente importanza dei mercati asiatici per l’azienda.