Hacker Dannati: Come Investigatori Privati Hanno Minato la Sicurezza Nazionale in Italia
Scandalo degli Hacker a Milano: Gli Arresti e le Indagini in Corso
La procura di Milano ha recentemente lanciato un’operazione che ha portato a vari arresti nell’ambito di un’inchiesta che coinvolge investigatori privati accusati di avere accesso illecito a dati sensibili provenienti dai database della sicurezza nazionale.
Tra gli indagati figurano nomi illustri come Leonardo Maria Del Vecchio, figlio del fondatore di EssilorLuxottica e responsabile della strategia del noto marchio Ray-Ban, e Matteo Arpe, ex amministratore delegato di Capitalia e membro del consiglio di Banca Profilo.
I pubblici ministeri sostengono che questi investigatori privati venivano ingaggiati da clienti per ottenere informazioni riservate tramite l’impiego di hacker.
In risposta, Banca Profilo ha dichiarato di aver affidato a Equalize Srl la gestione dei servizi di investigazione, collaborando totalmente con le autorità.
L’avvocato di Del Vecchio ha affermato che il suo assistito è vittima della situazione e non parte in causa.
Dettagli Sconcertanti sull’Operazione
Un rapporto dell’ANSA ha svelato che il gruppo coinvolto nell’inchiesta avrebbe legami con ambienti criminali e, in particolare, con mafie e servizi segreti.
Gli indagati sostenevano di poter influenzare indagini e processi.
In una delle intercettazioni, si evidenziava la preoccupazione di smaltire materiale compromettente per evitare perquisizioni da parte delle forze dell’ordine.
Ulteriori dettagli hanno rivelato che Nunzio Samuele Calamucci era in possesso di un hard disk contenente circa ottocentomila registrazioni dal sistema Sdi della polizia.
Tale mole di dati da gestire era immensa, con Calamucci che si sarebbe preoccupato di trasferire informazioni sensibili per occultarle.
Il centrosinistra ha compreso come i vertici di Equalize avessero accesso a dati riservati e utilizzassero l’informazione per perseguire interessi personali, come nel caso di richieste per screditare avversari politici, rivelando una rete di spionaggio ben organizzata.
L’inchiesta è ancora in corso e le autorità continuano a seguire le tracce di questa complessa rete, mentre i coinvolti si dichiarano innocenti e collaborano con le indagini, in un episodio che segna un grave attacco alla privacy e alla sicurezza nazionale.