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Haier Europe lancia il suo piano di trasformazione: novità in arrivo per Vimercate e Brugherio!

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Haier Europe annuncia il piano di trasformazione del business in Europa

Il titolo scelto per la comunicazione ufficiale non lascia spazio a fraintendimenti: “Haier Europe annuncia il piano di trasformazione del business in Europa”.
Questa iniziativa preannuncia un cambiamento significativo, poiché l’azienda ha delineato ai sindacati di categoria (OO.SS.
e RSU) un programma di razionalizzazione della sua presenza produttiva nel continente.

Il brand ha tracciato un obiettivo chiaro: consolidare le capacità produttive in un numero limitato di siti strategici di grandi dimensioni, procedendo a un’analisi approfondita dei costi e dei processi.
Questa manovra si propone di migliorare l’efficienza operativa, garantendo nel contempo investimenti costanti in innovazione e leadership di prodotto.

Chiusura degli stabilimenti: impatti e strategie di riconversione

Il piano prevede la chiusura dello stabilimento di Aricestii Rahtivani in Romania entro marzo 2025 e la cessazione delle attività del sito di Brugherio in Italia entro giugno 2025.
Haier Europe ha sviluppato un progetto di riconversione destinato a mitigare gli effetti sociali di queste decisioni e a preservare il ruolo strategico di Brugherio.

Durante l’incontro con i sindacati, è stato firmato un accordo che estende la procedura di riduzione del personale su base volontaria.
Questa iniziativa, già avviata a luglio 2024, coinvolgerà 100 dipendenti e intende offrire a chi desidera esplorare alternative professionali un percorso chiaro e volontario.

Sostenibilità e futuro di Haier in Italia

Riguardo alla chiusura di Brugherio, l’azienda ha riconosciuto le conseguenze delle proprie scelte.
Ha smosso i sindacati circa l’impegno di elaborare un progetto di riconversione, garantendo continuità occupazionale e mantenendo a Brugherio funzioni chiave come il centro direzionale europeo e l’hub per l’aftersales.

Haier sottolinea che, in risposta al difficile contesto economico dell’industria degli elettrodomestici, la razionalizzazione è necessaria per affrontare la contrazione della domanda e l’erosione dei margini.
Tuttavia, subisce anche l’impatto delle tensioni geopolitiche e delle pressioni inflazionistiche.
La priorità rimane la tutela dei dipendenti, delle loro famiglie e della comunità, gestendo la trasformazione con attenzione e trasparenza.

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