Nel mese di novembre 2023, le stime preliminari indicano un aumento dell’inflazione, attestandosi a +1,4% su base annua, rispetto al +0,9% registrato nel mese precedente.
Questo incremento avviene all’interno di un contesto di sostanziale stabilità dei prezzi a breve termine.
Le pressioni inflazionistiche si concentrano in particolari settori.
Si osserva una marcata accelerazione nei prezzi dei Beni alimentari, che hanno visto un’accelerazione significativa nella loro crescita annuale, insieme ai Beni energetici, il cui calo dei prezzi è stato notevolmente attenuato.
Anche i costi dei Servizi di trasporto mostrano tendenze in aumento.
La ripresa del tasso di inflazione è principalmente influenzata dall’impennata dei prezzi dei Beni energetici regolamentati, salita dal +3,9% al +7,5%.
Analogamente, la flessione dei Beni energetici non regolamentati si è ridotta, passando da -10,2% a -6,6%.
Altri fattori che contribuiscono all’inflazione includono l’andamento dei prezzi dei Beni alimentari, sia lavorati (+1,7% a +2,4%) che non lavorati (+3,4% a +4,1%), dei Beni durevoli e non durevoli, così come dei Servizi di trasporto.
I prezzi del “carrello della spesa” per alimenti e beni per la casa e la persona hanno mostrato un’accelerazione da +2,0% a +2,6%, mentre i prodotti ad alta frequenza d’acquisto hanno visto un incremento ben percepito, passando da +1,0% a +1,8%.
È interessante notare come la stabilità dell’indice generale nasconda dinamiche contrastanti tra varie componenti: un aumento dei prezzi dei Beni energetici regolamentati e dei Beni alimentari, contro una diminuzione nei Servizi ricreativi, culturali e di cura personale.
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