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Inflazione in aumento a marzo: il carrello della spesa registra un balzo del 2,1%!

Aumento dei Prezzi al Consumo: Marzo 2025 in Sintesi

Nel marzo 2025 si registra un incremento dell’indice nazionale dei prezzi al consumo, che segna un +0,4% rispetto al mese precedente e un +2,0% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, evidenziando un aumento rispetto al +1,6% registrato nel mese precedente.

Questa dinamica di crescita è principalmente influenzata dal recupero dei prezzi degli Energetici non regolamentati, che passano da un -1,9% a un +1,3%.
A contribuire all’aumento sono anche i prezzi dei Tabacchi, che incrementano dal +4,1% al +4,6%, e quelli degli Alimentari non lavorati, con un passaggio dal +2,9% al +3,3%.

Inflazione di Fondo e Prezzi dei Servizi

Altri fattori che sostenendo l’inflazione includono i Servizi relativi alle comunicazioni, in crescita da +0,5% a +0,8%, e i Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, che registrano un incremento da +3,1% a +3,3%.
Inoltre, i Beni durevoli mostrano una lieve attenuazione della flessione, scendendo da -1,5% a -1,2%.

Contrariamente, si osserva una decelerazione nei prezzi degli Energetici regolamentati, che passano dal +31,4% al +27,3%, così come nei Servizi relativi ai trasporti, che calano da +1,9% a +1,6%.

Riguardo all’inflazione di fondo, che esclude gli energetici e gli alimenti freschi, essa rimane stabile a +1,7%.
Tuttavia, quella che esclude solo i beni energetici mostra un lieve incremento, passando da +1,7% a +1,8%.

In questo scenario, la crescita dei prezzi dei beni si intensifica, passando da +1,1% a +1,7%, mentre il comparto servizi mantiene la stabilità al +2,4%, riducendo il differenziale inflazionistico a +0,7 punti percentuali rispetto al +1,3 di febbraio 2025.

I prezzi del “carrello della spesa” risultano superiori del 2,1% rispetto allo scorso anno, mentre la crescita tendenziale dei beni a alta frequenza d’acquisto si attesta a +1,9%.
L’aumento congiunturale dell’indice generale si deve in gran parte ai rincari degli Energetici non regolamentati e dei Servizi di trasporto, entrambi incrementati dell’1,2%, insieme a Tabacchi e Servizi per la cura della persona (+0,5% ciascuno).

Queste tendenze si traducono in effetti variabili nei consumi e nelle spese quotidiane, rendendo necessario un attento monitoraggio degli sviluppi economici futuri.

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