Piracy Shield 2: la nuova arma anti-pirateria di Agcom.
Piracy Shield: l’evoluzione della lotta anti-pirateria IPTV in Italia
Il Piracy Shield, sviluppato da Agcom per contrastare la pirateria IPTV in Italia, sta affrontando sfide e limiti già evidenti nonostante il suo recente lancio a febbraio.
Con solo 70 Internet Provider su oltre 300 coinvolti, l’attuale versione della soluzione anti-pirateria sarà presto potenziata con l’introduzione della Piracy Shield Phase 2 entro la fine del 2024.
Un sistema unico in Europa
L’Italia si distingue in Europa per il suo approccio alla tutela dei diritti sui contenuti, senza richiedere procedure giudiziarie complesse o sanzioni finanziarie per gli ISP coinvolti.
Tuttavia, l’efficacia del Piracy Shield è stata messa in discussione, evidenziando errori tecnici, falle nella comunicazione e resistenze da parte degli utenti nel cambiare le proprie abitudini.
Le sfide dell’implementazione
Una delle criticità del Piracy Shield risiede nella necessità per gli ISP di sviluppare software personalizzati per integrarsi con il sistema, aumentando la complessità e i potenziali errori.
La diffusione non autorizzata del codice sorgente e falsi positivi hanno compromesso la reputazione della soluzione.
Il caso Cloudflare e le azioni legali intraprese dalla Serie A hanno evidenziato le difficoltà nel garantire un blocco efficace dei contenuti pirata.
Nonostante i progressi compiuti, l’implementazione della legge è in fase di ridefinizione per affrontare le sfide emergenti.
Agcom, consapevole della crescente complessità del panorama degli ISP italiani, prevede un aggiornamento infrastrutturale del Piracy Shield per garantire una maggiore copertura e efficacia nel blocco dei contenuti illegali.
L’introduzione di sanzioni agli utenti pirata riflette la volontà dell’autorità di regolamentare e proteggere i diritti digitali nel contesto italiano.
Il cammino verso una maggiore sicurezza nei contenuti digitali attraverso il Piracy Shield rappresenta una sfida, ma anche un’opportunità per rafforzare la tutela dei diritti di proprietà intellettuale e promuovere una fruizione legale e responsabile dei contenuti online.