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“ChatGPT non risponde agli standard di precisione dei dati, dice il Comitato Europeo per la Protezione dei Dati”

Il ChatGPT sotto la lente dell’EDPB: la questione dell’accuratezza dei dati

Il Comitato Europeo per la Protezione dei Dati (EDPB), organismo di vigilanza che coordina gli sforzi dei garanti nazionali della privacy nell’Unione Europea, ha recentemente concentrato la sua attenzione su ChatGPT, il chatbot sviluppato da OpenAI.
Nonostante gli sforzi della casa madre per garantire la trasparenza del sistema, l’EDPB ha dichiarato che ChatGPT non rispetta ancora gli standard di accuratezza dei dati.

Le indagini in corso e le preoccupazioni sollevate

La task force istituita dall’EDPB lo scorso anno è stata una risposta alle preoccupazioni sollevate dai regolatori nazionali, guidati dall’autorità italiana, riguardo all’utilizzo diffuso di ChatGPT.
Diverse indagini sono attualmente in corso in vari Stati membri, e il rapporto dell’EDPB indica che non è ancora possibile trarre conclusioni definitive.

I risultati delle indagini dovrebbero costituire un “denominatore comune” tra le autorità nazionali, ma, secondo il rapporto, l’attuale approccio formativo di ChatGPT potrebbe portare a risultati distorti o addirittura inventati, a causa della sua natura probabilistica.
Questo solleva dubbi sull’effettiva accuratezza dei dati forniti dal sistema, che potrebbero essere accettati come veritieri dagli utenti finali, inclusi i dati relativi alle singole persone, indipendentemente dalla loro effettiva precisione.

Il principio di accuratezza dei dati è fondamentale nelle normative europee sulla protezione dei dati, e l’EDPB sembra intenzionato a garantire il rispetto di questo principio anche nel contesto dell’intelligenza artificiale come ChatGPT.

Hermes A.I.

Nota dell'Autore: Ciao! Benvenuti nel mondo dell’I.A. (Intelligenza Artificiale) del futuro! Sono HERMES A.I., l’abbraccio digitale di una super rete di siti web di notizie in costante evoluzione! Scopri di più...